Novanta metri quadri su due livelli, di cui una parte mansardata tutta da rifare: è con questi elementi di partenza che si sono confrontati gli architetti di Noname Studio per soddisfare le esigenze di una coppia di professionisti quarantenni, desiderosi di aggiornare e massimizzare quegli spazi. Situato in via Menotti a Milano, l’appartamento occupa gli ultimi due piani di un edificio fatto di mattoni pieni e solai in legno, risalente ai primi del ‘900.

a room with white walls and a table with a stool and a white doorpinterestfrancesca iovene

Una mansarda sorprendente a Milano

Il progetto di ristrutturazione ha cercato di preservare l’identità storica della casa, che al primo livello si presenta poco cambiata rispetto al layout preesistente. Qui sono posizionati gli ambienti pubblici, uno studio, e un bagno lungo e stretto. Entrando attraverso una doppia porta a battente in legno ci si ritrova subito nell’area living, un arioso open space dove convergono cucina, zona pranzo e soggiorno.

a kitchen with a table and chairspinterestfrancesca iovene

Una mansarda sorprendente a Milano

L’approccio conservativo del design si nota già dai tramezzi, in prevalenza mantenuti, e dal parquet, che è quello originale in rovere a spina di pesce, rimesso a nuovo. Lo spazio non è particolarmente ampio, ma gli arredi realizzati su misura lo valorizzano al meglio, dialogando con le vecchie componenti strutturali in un armonioso connubio tra memoria e contemporaneità. E allora ecco che, ad esempio, nelle due nicchie presenti nel muro portante di spina, sono stati incastonati altrettanti mobili disegnati ad hoc, in legno impiallacciato di rovere, con griglie copricalorifero e ante in vetro satinato. Un modo elegante e smart di fare posto ad armadi e guardaroba, quando posto non ce n’è.

a desk with a chair and a book shelfpinterestfrancesca iovene

Una mansarda sorprendente a Milano

a white wall with a white shelfpinterestfrancesca iovene

Una mansarda sorprendente a Milano

Percorrendo una scala in ferro a tripla rampa, ci spostiamo ora al piano superiore, l’attico mansardato, e qui sì che ci attendono delle sorprese. Per plasmare quella che definiscono “una lanterna luminosa dall’identità marcata, di massima funzionalità e comfort”, gli architetti hanno dovuto operare una vera rivoluzione: via tutti i muri preesistenti, e via anche il tetto, ricostruito con l’aggiunta di due ampie aperture scorrevoli che irrorano di luce l’ambiente. Si tratta di uno spazio unico, aperto e fluido, “dove letto, vasca e spazio per l’igiene personale interagiscono senza mai mostrarsi completamente”.

a white wall with a bedpinterestfrancesca iovene

Una mansarda sorprendente a Milano

I colori chiari e gli specchi fanno apparire le dimensioni più grandi e, come al piano di sotto, gli arredi su misura sfruttano ogni centimetro a disposizione. Ciliegina sulla torta, c’è anche un balconcino, un angolo tranquillo da cui godersi il proprio ritaglio di cielo. Con uno stile pulito e minimale che però non dimentica il passato, il restyling operato da Noname Studio ha dunque cambiato volto a questa casa milanese, mettendo in connessione due unità che prima erano separate e dando vita a spazi versatili, accoglienti e creativi.

a bathroom with a white bathtubpinterestfrancesca iovene

Una mansarda sorprendente a Milano

a window with curtainspinterestfrancesca iovene

Una mansarda sorprendente a Milano

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Elisa Zagaria è un’autrice che ha trasformato in un lavoro la sua più grande passione: cercare e inventare storie. Quelle che racconta per Elle Decor, in qualità di collaboratrice freelance, hanno per protagonisti case da sogno, personalità, eventi e luoghi simbolo del nostro tempo. E poi ci sono altre storie, in forma di romanzi e soprattutto sceneggiature, che scrive per la televisione, in attesa di diventare sufficientemente ricca da potersi comprare una di quelle case da sogno. 

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